Sabato 5 novembre 2016 nella cornice della città di Torino, una giornata di studio sul potere evocativo delle immagini orientali sul nostro immaginario occidentale
Marta Tibaldi
parlerà di che cosa significhi essere donna a Hong Kong, illustrando una realtà culturale e psichica complessa
***
CENTRO
ITALIANO
DI PSICOLOGIA
ANALITICA
Istituto di Milano e dell’Italia
Settentrionale
organizza la
Giornata di Studio
Sguardi Junghiani verso
Oriente Ponti e connessioni attraverso immagini ed archetipi
Sabato 5 novembre 2016 | Ore 10,00
presso Sala
Gandhi Centro “Sereno Regis” Via Garibaldi 13 Torino Vicino al Museo di Arte
Orientale
in
occasione del Cinquantenario del CIPA
La psicologia del profondo nella città
Pensare e immaginare le trasformazioni:
cura
dell'anima, risposta alle sfide epocali
|
in
collaborazione con
BASILICA DI
SAN MARCO DI MILANO / CENTRO STUDI SERENO REGIS
- SALA GANDI / COMUNITÀ ARCO DI TORINO / FONDAZIONE CORRIERE DELLA
SERA / OPL - CASA DELLA PSICOLOGIA DI MILANO / PICCOLO TEATRO DI MILANO -
TEATRO STUDIO / TRIENNALE DI MILANO / UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
BICOCCA - FACOLTÀ DI PSICOLOGIA / UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO -
FACOLTÀ DI PSICOLOGIA
con
il contributo di
BANCA POPOLARE DI LODI
con
il patrocinio
Coordinatore delle iniziative del
Cinquantenario: Enrico
Ferrari
CIPA,
Istituto di Milano, Commissione Scientifica d'Istituto:
Silvana Nicolosi,
Raffaele Toson, Marialuisa Donati, Mara Forghieri, Marco Goglio, Cosimo
Sgobba
La
partecipazione all’evento è gratuita
Per informazioni
CIPA
- Istituto Milano e dell’Italia
Settentrionale
|
Programma
10-10,25 Introduzione e Benvenuto e presentazione del centro ospitante
“Sereno
Regis”
Wilma Scategni e Elsa
Bianco
MODERATORE Wilma
Scategni
10,25-10,50 Note dal Guanciale;
riflessioni su un testo femminile del X secolo e sul film di Peter
Greenaway
Adele
Falbo
10,50-11,15 La
spada e il mandala: dalle religioni alla religiosità
Augusto
Gentili
11,15-11,45 Coffee-break
11,45-12,10 Il
Sé tra Oriente e Occidente. Dalle Upanishad a Jung”.
Franco
Livorsi
12,10-12,35 Essere
donna a Hong Kong. Immagini da una realtà complessa
Marta
Tibaldi
12,35-13,00 Letteralismo religioso delle masse. Terrorismo
e Migrazione
Giorgio
Girard
13,00-14,00 Intervallo per il pranzo
14,00-14,25 Tai
chi e il gioco della Sabbia
Elvira
Valente
14,25-14,50 Sé
e non Sé. Natura e ragioni di un fraintendimento tra psicologia analitica e
buddhismo
Giuseppe
M. Vadalà
14,50-16,20 Visita al Museo di Arte Orientale (MAO –
Torino)
16,20-
17,50 Laboratori in piccolo
gruppi dei contenuti emersi nelle relazioni:
16,20-
17,50 Gruppo A: "Jung e l'Oriente:
il Bardo Thodol"
Coordina
ed introduce il tema Stefano Cavalitto
16,20-
17,50 Gruppo B: “Butan: Viaggio nella
spiritualità”
Coordina
ed introduce il tema Silvana Ceresa
16,20
- 17,50 Gruppo C: “L’Oriente in noi”
Coordina
ed introduce il tema Christian Vicini
17,50
-18,00 Intervallo breve
18,00-18,30 Plenaria:
riflessioni conclusive della giornata
|
Presentazione
Qual’è
il potere evocativo che le immagini d’oriente esercitano sulla cultura
occidentale ai giorni nostri? Quali metamorfosi assumono nella realtà
attuale quando vengono riportate alla luce attraverso esposizioni, stampe,
sequenze cinematografiche? Cos’hanno da comunicare le maschere enigmatiche del teatro No, le poche parole - immagine nei
sintetici versi degli “Aiku”, e la struttura ieratica dei caratteri
cino-giapponesi?
Ormai
li vediamo ovunque nelle nostre città. Ci vengono incontro ed a volte ci
invadono sotto forma di insegne che parlano di ristorazione, di riso
cantonese, germogli di soja saltati e nuvolette di granchio. Appaiono sugli
abiti ariosi delle scuole di arti marziali,
nei manga dei fumetti, sui tatuaggi di non pochi giovani. In ogni carattere
è criptata un’immagine, in ogni immagine un simbolo, di cui ci sfugge il
significato, da cui ci arrivano solo
suggestioni indistinte. Possono le immagini incastonate nei miti, nelle
fiabe e nei sogni, sotto forma di rappresentazioni iconiche, variopinte
illustrazioni, parole descrittive, fluttuanti ed evanescenti presenze
oniriche, suggerirci nuovi linguaggi, attenuare l’ansia ed il
disorientamento di un mondo in continua tumultuosa trasformazione,
accennando tracce di sentieri possibili?
Il
pensiero junghiano sembra offrire, a questo proposito, non certo risposte,
ma senz’altro indicazioni….
Relatori
Wilma
Scategni analista junghiano, socio CIPA e
IAAP
Elsa Bianco analista junghiana. Centro Studi
“Sereno Regis”
Adele Falbo analista junghiana, socio CIPA e
IAAP
Augusto
Gentili analista junghiano, socio CIPA e
IAAP
Franco
Livorsi socio onorario CIPA già Docente
Universitario
Marta
Tibaldi socia analista
e docente AIPA IAAP- Hong Kong
Giorgio
Girard analista junghiano, socio onorario
CIPA e socio IAAP
Elvira
Valente analista junghiana, socio CIPA e
IAAP,
Giuseppe M.
Vadala’ analista junghiano, socio CIPA e
IAAP
Stefano Cavalitto dipl.
cand. ARPA. Docente COIRAG
Silvana
Ceresa analista junghiana, socia, ARPA-
IAAP
Christian
Vicini analista junghiano, socio CIPA e
IAAP
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